Abstract:
Con questo lavoro di tesi si intende mettere in luce il modo in cui Gustavo Bontadini, in controtendenza al contemporaneo antimetafisico, difende e rigorizza la metafisica classica avanzando una critica analisi storico-filosofica orientata in senso protologico, per giungere, attraverso il confronto dialettico, alla riabilitazione della scienza metafisica. Il percorso proposto restituisce lo sforzo bontadiniano volto a ripristinare il valore di una metafisica di stampo classico tramite una rigorosa metodologia basata sul confronto costruttivo con la tradizione – si parte nello specifico dalla revisione del momento moderno, custode dell’origine della devianza antimetafisica nell’equivoco gnoseologistico, pur nel merito di aver posto le basi del punto di partenza del sapere, per passare poi alla decisiva rilettura di idealismo (in particolare dell’attualismo gentiliano) e problematicismo come posizioni aperte ad una soluzione metafisica epistemica - soluzione che, invece, il contemporaneismo rifiuta. Nel tracciare questa via, si renderà esplicita la struttura essenziale di una proposta metafisica neoclassica atipicamente contemporanea, in cui si coniugano tradizione e trasformazione. Nel compimento di questo cammino si prendono in considerazione alcune delle «analisi di struttura» che il Filosofo conduce alla ricerca delle contraddizioni e dei pregiudizi che minano la - apparente - saldezza delle speculazioni di riferimento.