Abstract:
La tesi magistrale dal titolo "Ista gabest an Botta: una caratterizzazione delle leggende dei Cimbri dei Sette Comuni e i diversi ambiti di fruizione di tale panorama leggendario" riguarda lato sensu le principali leggende presenti nel panorama leggendario dei Cimbri dei Sette Comuni vicentini. Lo scritto si propone in prima istanza di presentare il contesto storico-geografico dell'Altopiano, per poi proseguire con un'attenta e dettagliata disamina circa il popolo cimbro, di cui vengono analizzate le tradizioni, i costumi, la storia e la lingua. Il secondo capitolo della tesi è invece dedicato ad un'analisi riguardante gli studi di tradizioni popolari - o demologia -, in cui vengono considerate le suggestioni di Glauco Sanga, di Vladimir Propp e di Daniela Perco; si è pertanto cercato di fornire un quadro autorevole e dettagliato circa i concetti di fiaba e leggenda, sottolineandone le differenze intrinseche utili al fine di comprendere le ragioni per cui nel corso della tesi si parla di leggende cimbre e non tanto di fiabe. L'analisi epistemologica si sposta successivamente sulla presentazione di alcune delle figure fantastiche maggiormente ricorrenti e delle leggende in cui esse appaiono, avvalendosi anche dell'ausilio dei numerosi informatori intervistati ai fini della ricerca.
Una breve e concisa analisi è stata dedicata al sincretismo tra elementi pagani e cristiani compresenti in molte leggende cimbre, per poi proseguire con una riflessione di taglio comparativo con altre realtà cimbre del territorio veneto e trentino, al fine di esacerbare somiglianze e differenze tra i diversi panorami leggendari. L'ultima parte della tesi è stata infine dedicata all'ampio concetto di "invenzione della tradizione", in cui si è cercato di fornire degli strumenti critici utili alla sovrapposizione di tale fenomeno nell'ambito finora analizzato, riportando a tal proposito l'esperienza presso il festival cimbro Hogazait.