Abstract:
Gli ambienti di pianura costiera e lagunari sono da sempre contesti attrattivi per l’insediamento dell’uomo, ma il loro studio è reso problematico dagli alti livelli di antropizzazione che ad oggi insistono su questi territori, come l’impatto dei sistemi di coltivazione agricola moderna e dalle intense attività di bonifica che hanno reclamato ampie porzioni di suolo durante gli ultimi secoli.
L’obiettivo principale di questo lavoro di tesi è la ricostruzione e la interpretazione del paesaggio antico, inteso come palinsesto di eventi originati dalle dinamiche di interazione tra uomo e ambiente, dell’area della pianura costiera e della laguna di Marano e Grado (Udine, Italia). Tale obiettivo è stato perseguito adottando un approccio multidisciplinare caratterizzato dall’analisi comparata di dati di natura geo-morfologica e storico-archeologica.
La prima parte di analisi è costituita dalla raccolta di dati di origine cartografica, telerilevamento e bibliografici e un’ampia analisi degli archivi archeologici disponibili per l’area in esame. I dati ambientali hanno permesso di produrre un nuovo modello digitale del terreno (DTM), mai sperimentato prima, che ha raccolto in un'unica visualizzazione la topografia lagunare, costiera e della pianura. I database archeologici, molto eterogenei tra di essi, sono stati quindi accorpati e normalizzati nel linguaggio e nella struttura in modo da permettere di esaminare l’evoluzione insediativa e la presenza umana nei vari ambienti attraverso cinque epoche storiche dalla preistoria fino al medioevo.
Questo lavoro ha permesso di migliorare gli aspetti di precisione e accuratezza nella individuazione e caratterizzazione delle principali forme morfologiche che insistono sul territorio di studio e di analizzare la distribuzione e caratterizzazione funzionale dei siti archeologici durante i secoli. Inoltre, sono state create delle nuove mappe contenenti delle modellazioni del livello delle acque marine in relazione alla geomorfologia e ai record archeologici individuati. Quest’ultime vertono alla ricostruzione del paesaggio antico per alcuni dei periodi storici analizzati, aggiungendo delle informazioni preziose alle ricostruzioni che fino ad oggi sono state eseguite solamente sulla base di analisi di log sedimentologici eseguiti tramite carotaggi del terreno.
L’approccio geoarcheologico adottato, combina i livelli ambientale e archeologico, permettendo di avanzare delle ipotesi, per ogni periodo storico, riguardo le scelte insediative e di sfruttamento delle peculiarità dei vari ambienti come zone umide, zone sopraelevate morfologicamente al riparo da eventi di marea e di esondazioni e all’evoluzione dei sistemi fluviali, lagunari e marini che hanno caratterizzato l’ambiente di transizione della laguna di Marano e Grado.