Abstract:
Si presenta qui l'analisi del processo letterario, storico e ideologico che ha condotto, nel corso del Novecento, alla nascita delle due avanguardie italiane: il Futurismo ed il Gruppo 63. Dopo aver visto le dinamiche che legano inscindibilmente l’avanguardia al tessuto sociale ed economico dello stato borghese nella sua conformazione capitalista, ci si concentrerà sull’analisi di due figure protagoniste della letteratura di inizio secolo: Aldo Palazzeschi e Gian Pietro Lucini. In particolare, si evidenzierà la natura ideologica dell’indagine che ha portato Edoardo Sanguineti, uno dei volti principali del Gruppo 63 e della nuova letteratura, critico acutissimo, a trattare i due autori. Questi ultimi, difatti, nelle pagine critiche del genovese, appaiono come protagonisti del loro tempo, rivestiti del ruolo rivoluzionario di intellettuali anti-borghesi, inseriti nel sentimento anarchico-sovversivo di inizio secolo che Sanguineti elegge a motore del secolo, poetico e sociale, e dell’azione dei due, elevati a baluardo della nuova avanguardia che, orientata in direzione marxista, rifiuta la figura di Marinetti. Questo profilo, ad una analisi attenta, risulterà veritiero solo in parte e, per larga misura, costruito artificialmente da Sanguineti. Scopo dei capitoli centrali della tesi sarà, quindi, capire in che modo, per quale motivazione e su quali basi Sanguineti vada ad operare su due intellettuali così particolari, in che misura ne esca rinnovata la concezione di avanguardia e la sua collocazione nell’epoca storica della crisi dell’egemonia borghese.