Abstract:
Dal 1938 partono dalla provincia di Rovigo diversi scaglioni di lavoratori volontari per aziende agricole e ditte private della Germania centro settentrionale. Queste partenze sono regolate da accordi economici che sanciscono l'invio di manodopera in cambio di materie prime tra Italia e Germania. Le partenze vedono un afflusso di massa fino alla capitolazione del 1943. I motivi che spingono i polesani a partire sono le buone condizioni remunerative e un adeguato trattamento, questo riservato a tutto gli italiani. La situazione muterà drammaticamente a partire dall'estate '43, con un netto peggioramento nell'autunno, in quanto i lavoratori rimasti in Germania verranno trattati al pari dei prigionieri e in tutto il Veneto, compresa la provincia di Rovigo, avverranno rastrellamenti e si utilizzeranno metodi coercitivi per inviare forza lavoro in Germania.