Abstract:
L'economia circolare è un modello economico che, nell'ultimo decennio, ha conquistato l'attenzione di numerosi governi e organizzazioni, in particolare dell'Unione Europea, che dal 2015 ha posto concretamente questo modello al centro delle sue scelte politiche e del suo piano di sviluppo. Uno dei settori in cui si cerca di trarre il massimo beneficio dall'implementazione di questo modello sostenibile è senz'altro quello della plastica. Questo materiale, adattabile a qualsiasi applicazione e funzione, dall'abbigliamento alla componentistica, dall'automotive agli imballaggi, è diventato il materiale per eccellenza della società odierna. Tuttavia, come ben noto, lo sviluppo esponenziale che ha coinvolto questa industria, con un volume di affari di circa 362 miliardi di euro, ha generato parallelamente significativi impatti ambientali. Il modello circolare è considerato la migliore risposta in questo contesto e, proprio per questo motivo, l'elaborato ha l'obiettivo di analizzare le principali pratiche circolari implementabili nel settore, con un particolare focus sull'industria del packaging in plastica, principale utilizzatrice di questo materiale. La trattazione si apre con un'ampia comprensione teorica del modello, passando nei capitoli successivi a restringere l'area di indagine, dapprima approfondendo il paradigma nel contesto attuale e, successivamente, nella sua implementazione al settore specifico. Per completare e conferire un maggior valore aggiunto al lavoro di ricerca, nell'ultimo capitolo viene preso in considerazione il caso specifico di una PMI italiana, la ROM PLASTICA S.r.l., operante nel settore della trasformazione delle materie plastiche per il confezionamento. Attraverso l'analisi delle informazioni e dei dati raccolti, con il contributo dell'azienda in questione, è possibile comprendere quali pratiche circolari vengano effettivamente implementate all'interno di una PMI e le motivazioni sottostanti alle scelte aziendali.