Abstract:
Nel primo capitolo abbiamo ripercorso la storia del calcio e la sua evoluzione, i principali provvedimenti normativi che ne hanno influenzato le dinamiche e i modelli di business adottabili dalle società calcistiche (fornendo esempi concreti). Nel secondo capitolo abbiamo analizzato la situazione prima dell'introduzione del FFP, con gli imprenditori che spinti dagli interessi personali non avevano limiti ai conferimenti e con lo stato spagnolo che continuava a dare sostegno alle squadre. L'instabilità finanziaria ha reso necessario l'intervento della UEFA nel 2010 che ha introdotto i due principi fondamentali del sistema: il pareggio di bilancio e l'assenza di debiti scaduti. In caso di inadempienza le società possono trovare accordi con la UEFA, attraverso la stipulazione di un settlment agreement o di un volontari agreement per rientrare gradualmente nei parametri. Dopo la pandemia, la UEFA è nuovamente intervenuta per modificare le regole sul FFP, in alcuni casi dando mangiare margine alle squadre in altri imponendo nuovi limiti. Nell'ultimo capitolo abbiamo analizzato le problematiche del modello, squadre che grazie ad alcuni escamotage sono riuscite ad eludere la normative e così hanno potuto continuare ad investire in maniera sproporzionata. Si sono poi analizzate le soluzioni che la UEFA ha adottato o adotterà in futuro per limitare tali fenomeni e quali sono i possibili modelli alternativi, tra cui il Salary Cap e la SuperLega.