dc.contributor.advisor |
Baldacci, Cristina |
it_IT |
dc.contributor.author |
Mucelli, Marta <1997> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2023-09-30 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2024-02-21T12:16:35Z |
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dc.date.available |
2024-02-21T12:16:35Z |
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dc.date.issued |
2023-10-25 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/25224 |
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dc.description.abstract |
Studio delle diverse esposizioni tenute nel padiglione USA negli ultimi 50 anni dell'Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia con particolare focus sulle edizioni significative dal punto di vista della critica alle istituzioni e che si concentrano sul tema del corpo, per poi arrivare alla mostra Sovereignty dell’artista afroamericana Simone Leigh. L'elaborato si concentra sul tema del corpo come architettura nella scultura Brick House dell'artista, vincitrice del Leone d'Oro, e su come Simone Leigh abbia scelto di decolonizzare il Padiglione USA attraverso la propria soggettività nera. L'intervento dell'artista si arricchisce inoltre della conferenza Loophole of retreat Venice, tenuta ad ottobre 2022 nell'Isola di San Giorgio Maggiore, in cui Leigh ha discusso di temi quali femminismo, soggettività nera e decolonizzazione insieme a molte artiste e critiche afro-discendenti. La ricerca raccoglie alcuni interventi della conferenza, confrontandoli anche con il pensiero della studiosa femminista afroamericana bell hooks e con l'opera di Harriet Ann Jacobs, Incidents in the life of a slave girl. Written by herself pubblicata nel 1861 |
it_IT |
dc.language.iso |
it |
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
it_IT |
dc.rights |
© Marta Mucelli, 2023 |
it_IT |
dc.title |
L'arte di Simone Leigh alla Biennale di Venezia. Per una decolonizzazione del Padiglione USA |
it_IT |
dc.title.alternative |
L'arte di Simone Leigh alla Biennale di Venezia. Per una decolonizzazione del Padiglione USA |
it_IT |
dc.type |
Master's Degree Thesis |
it_IT |
dc.degree.name |
Economia e gestione delle arti e delle attività culturali |
it_IT |
dc.degree.level |
Laurea magistrale |
it_IT |
dc.degree.grantor |
Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali |
it_IT |
dc.description.academicyear |
LM_2022/2023_sessione-autunnale |
it_IT |
dc.rights.accessrights |
openAccess |
it_IT |
dc.thesis.matricno |
887996 |
it_IT |
dc.subject.miur |
L-ART/03 STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA |
it_IT |
dc.description.note |
Studio delle diverse esposizioni tenute nel padiglione USA negli ultimi 50 anni dell'Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia con particolare focus sulle edizioni significative dal punto di vista della critica alle istituzioni e che si concentrano sul tema del corpo, per poi arrivare alla mostra Sovereignty dell’artista afroamericana Simone Leigh. L'elaborato si concentra sul tema del corpo come architettura nella scultura Brick House dell'artista, vincitrice del Leone d'Oro, e su come Simone Leigh abbia scelto di decolonizzare il Padiglione USA attraverso la propria soggettività nera. L'intervento dell'artista si arricchisce inoltre della conferenza Loophole of retreat Venice, tenuta ad ottobre 2022 nell'Isola di San Giorgio Maggiore, in cui Leigh ha discusso di temi quali femminismo, soggettività nera e decolonizzazione insieme a molte artiste e critiche afro-discendenti. La ricerca raccoglie alcuni interventi della conferenza, confrontandoli anche con il pensiero della studiosa femminista afroamericana bell hooks e con l'opera di Harriet Ann Jacobs, Incidents in the life of a slave girl. Written by herself pubblicata nel 1861 |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Marta Mucelli (887996@stud.unive.it), 2023-09-30 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Cristina Baldacci (cristina.baldacci@unive.it), 2023-10-16 |
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