Architettura contemporanea come motore di riconversione del patrimonio esistente e di valorizzazione del territorio - tra conservazione tout court e sperimentazione formale e materica

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dc.contributor.advisor Mello, Patrizia it_IT
dc.contributor.author Riffelli, Vittoria <1996> it_IT
dc.date.accessioned 2023-10-02 it_IT
dc.date.accessioned 2024-02-21T12:15:59Z
dc.date.issued 2023-10-23 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/25166
dc.description.abstract Jean Nouvel (1945), riflettendo sulle sfide del futuro dell’architettura contemporanea, sottolinea una nuova tendenza per l’architettura: «prolungare la vita degli edifici intrecciando l’esistente con le nuove invenzioni, come Viollet-le-Duc.» Non si tratterebbe solo di riflessioni legate all’aspetto ambientale e urbanistico ma anche e soprattutto alla conservazione del patrimonio architettonico e alla possibilità di alimentare un dialogo tra vecchio e nuovo «per arricchire quell’arte che è l’architettura, per coltivare l’ambiguità tra l’esistente e le nuove invenzioni per motivi culturali, artistici, stilistici, oltre che per potenziare l’immaginario.» Da queste considerazioni, obiettivo della tesi è quello di comprendere quanto la lettura della storia e il rispetto delle tradizioni valorizzato da soluzioni inventive possano determinare nuovi scenari per l’architettura contemporanea, grazie ad un sapiente lavoro di sintesi tra attività di restauro e di riconversione degli edifici esistenti. Partendo dalla comprensione dei dettami che guidano il restauro architettonico, vengono innanzitutto delineati i legami tra quest’ultimo e la riqualificazione del territorio come vera e propria necessità per la città contemporanea. Viene quindi analizzato il contributo teorico di Ernesto Nathan Rogers (1909 - 1969) sul concetto di “preesistenze ambientali” che avvalora lo studio del patrimonio esistente per lo sviluppo dell’architettura del domani. Secondo Rogers, in un’ottica di continuità con il passato, la progettazione potrà cogliere nelle preesistenze le soluzioni progettuali corrette per l’elaborazione dell’architettura contemporanea che con esse dovrà dialogare e convivere. Nella tesi vengono presi in esame alcuni interventi di restauro e recupero a livello internazionale e nazionale, facendo emergere gli aspetti conservativi e sperimentali che si possono instaurare sulle preesistenze. Si propone poi un’analisi specifica sulla possibilità di intervenire nel tessuto urbano di Venezia analizzando gli interventi del Fondaco dei Tedeschi e delle Procuratie Vecchie. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Vittoria Riffelli, 2023 it_IT
dc.title Architettura contemporanea come motore di riconversione del patrimonio esistente e di valorizzazione del territorio - tra conservazione tout court e sperimentazione formale e materica it_IT
dc.title.alternative Architettura contemporanea come motore di riconversione del patrimonio esistente e di valorizzazione del territorio. Tra conservazione tout-court e sperimentazione formale e materica it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Storia delle arti e conservazione dei beni artistici it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear LM_2022/2023_sessione-autunnale it_IT
dc.rights.accessrights embargoedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 857731 it_IT
dc.subject.miur ICAR/18 STORIA DELL'ARCHITETTURA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend 2025-02-20T12:15:59Z
dc.provenance.upload Vittoria Riffelli (857731@stud.unive.it), 2023-10-02 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Patrizia Mello (patrizia.mello@unive.it), 2023-10-16 it_IT


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