dc.contributor.advisor |
Jacomuzzi, Alessandra Cecilia |
it_IT |
dc.contributor.author |
Zanella, Matilde <1995> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2023-09-28 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2024-02-21T12:15:50Z |
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dc.date.issued |
2023-10-20 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/25107 |
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dc.description.abstract |
Storicamente, i musei hanno avuto un ruolo estremamente importante nella società, contribuendo al benessere collettivo. Tuttavia, solo di recente si è iniziato a riconoscere e a promuovere attivamente questo legame attraverso programmi e iniziative mirate proprio al miglioramento della salute.
Il museo sta cercando di affrontare il crescente bisogno della società in termini di benessere, tematica che è sempre più evidente. Questo è particolarmente vero in relazione alle sfide legate alla salute mentale, soprattutto tra i giovani, e all'aumento delle malattie neurodegenerative nella popolazione anziana. In questo contesto, la collaborazione tra neurologia e psicologia è stata fondamentale, poiché ha dimostrato che l'arte e l'esperienza museale hanno effetti positivi sulla salute mentale e fisica delle persone che ne fruiscono.
A supporto di ciò, vengono esaminati progetti innovativi che utilizzano i musei come risorse per il benessere individuale e sociale. I musei si sono concentrati dapprima sulla gestione di malattie neurodegenerative come l'Alzheimer e il morbo di Parkinson, come dimostrato dai casi di studio del MoMa, dei Musei Toscani, dall’iniziativa Dance Well e dal Progetto Well Impact.
Successivamente sono emersi invece approcci incentrati anche sulla prevenzione, oltre che la cura, inoltre il museo è divetato luogo di ricerca scientifica, come dimostrato dai progetti "Mente Meditante" al MAXXI e il caso del Peabody Essex Museum. Infine, viene esaminata l'idea che i musei possano essere considerati una forma di "prescrizione sociale" alternativa ai farmaci, con casi di studio come il Montreal Museum of Fine Art e le sperimentazioni condotte nel mondo anglosassone.
Le nozioni teoriche e i casi studi dimostrano come cultura e museo sia un connubio vincente, ma non adeguatamente indagato; vi è infatti la necessità di dotarsi di figure professionali e di un piano delle attività più strutturato per rendere tali iniziative non dei fenomeni una tantum, ma attività inserite all’interno dell’offerta didattica dei musei.
In conclusione, i musei del XXI secolo sono molto più luoghi di conservazione; sono agenti di cambiamento sociale e, soprattutto, promotori del benessere. |
it_IT |
dc.language.iso |
it |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
it_IT |
dc.rights |
© Matilde Zanella, 2023 |
it_IT |
dc.title |
Il ruolo del Museo nel XXI secolo: Promozione del Benessere |
it_IT |
dc.title.alternative |
Il Ruolo dei Musei nel XXI Secolo: Promozione del Benessere. |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
it_IT |
dc.degree.name |
Economia e gestione delle arti e delle attività culturali |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali |
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dc.description.academicyear |
LM_2022/2023_sessione-autunnale |
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dc.rights.accessrights |
closedAccess |
it_IT |
dc.thesis.matricno |
858637 |
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dc.subject.miur |
L-ART/04 MUSEOLOGIA E CRITICA ARTISTICA E DEL RESTAURO |
it_IT |
dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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it_IT |
dc.date.embargoend |
10000-01-01 |
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dc.provenance.upload |
Matilde Zanella (858637@stud.unive.it), 2023-09-28 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Alessandra Cecilia Jacomuzzi (alessandra.jacomuzzi@unive.it), 2023-10-16 |
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