Abstract:
Negli ultimi anni la terra ha visto la sua morfologia mutare, i suoi ghiacciai sciogliersi lentamente, la temperatura terrestre e atmosferica alzarsi sempre di più nella sua media e i fenomeni meteorologici estremi farsi sempre più frequenti. L’impatto dell’uomo e del sistema neoliberista sul clima è sempre più evidente, per molti, e in alcune parti del mondo si cerca di ritornare ad un equilibrio con la terra per invertire la tendenza attuale.
L'elaborato porterà una breve introduzione nella cornice dei movimenti sociali per analizzare come nasce il movimento climatico e quali caratteristiche ha in comune o meno con le mobilitazioni passate. In particolare si oprteranno alcuni esempi di movimenti climatici internazionali, che sempre più hanno assunto il paradigma decoloniale, per poi analizzare più da vicino l'esperienza territoriale del Comitato No Grandi Navi, come esempio di movimento che dal piccolo della laguna di Venezia è riuscito a diventare un riferimento di lotta climatica in Italia e in Europa. A partire dunque dal contesto globale di movimenti per la giustizia climatica e brevemente discutendo alcuni esempi di movimenti per la lotta climatica nei territori a rischio, in una cornice decoloniale, l’elaborato analizzerà come un movimento locale si inserisce in un contesto globale e, dopo la parziale vittoria, quali sono le prospettive future di una lotta per la laguna di Venezia.