Abstract:
Le pensioni hanno rappresentato una grande conquista sociale e sono da sempre argomento di dibattito politico. Questo elaborato ha analizzato il sistema pensionistico italiano, studiandone la nascita e la sua continua evoluzione fino ai giorni nostri, evoluzione che si è concretizzata attraverso continue modifiche normative al fine di garantirne la sostenibilità. In particolare si è posta l’attenzione sulle misure correttive effettuate a partire dagli anni Novanta, misure che si sono rese necessarie al fine di correggere ed armonizzare un sistema che, complice il progressivo invecchiamento della popolazione, è divenuto sempre più gravoso per lo Stato.
Per avere una visione di insieme, ci si è focalizzati sulla situazione relativa ai sistemi pensionistici dei tre Stati economicamente più importanti dell’Unione Europea insieme all’Italia, ossia Germania, Francia e Spagna. Una comparazione è stata effettuata anche con la Svezia, Paese notoriamente preso a modello in virtù del suo efficiente modello pensionistico.
Si è cercato altresì di analizzare il funzionamento delle forme di previdenza complementare, previdenza che si rende sempre più necessaria per consentire ai singoli individui, ma anche alle loro famiglie di assicurarsi una rendita adeguata una volta terminata la carriera lavorativa.
Nell’ultima parte dell’elaborato viene presentato un lavoro svolto con il software Stata utilizzando i microdati forniti da Banca d’Italia attraverso un questionario rivolto ad un campione di famiglie italiane. Attraverso l’elaborazione dei dati raccolti da Banca d’Italia è stata svolta un’indagine legata alla distribuzione dei redditi e della ricchezza dei pensionati e dei soggetti detentori di forme di previdenza complementare.