Abstract:
Nelle primissime parole del quinto volume della sua Gloria, è lo stesso H.U. von Balthasar a pregare il suo lettore di non considerare i due volumi intitolati Nello spazio della metafisica come un manuale della storia della filosofia («Questa non è né una storia della filosofia, né una storia generale della cultura e dello spirito»), ma di leggere queste sue pagine come un’indagine avente per oggetto la crescente perdita, da parte della filosofia, di una prospettiva estetica nell’indagine ontologica che le permetta di scorgere – al di là della bellezza mondana dell’essere – lo splendore della gloria teologica. Partendo dunque dal quarto e quinto volume della prima parte della Trilogia di von Balthasar, in questo elaborato si affronteranno, alla luce del pensiero balthasariano, quattro autori classici: Plotino, Dionigi, Tommaso e Cusano e le loro rispettive prospettive in ambito estetico e ontologico. Il fine di questa indagine sarà infatti quello di mostrare come, nella prospettiva balthasariana, una inadeguata valorizzazione e comprensione della dimensione estetica nell’indagine ontologica (tanto fondamentale nel pensiero greco – con Plotino – e medievale – con Dionigi e Tommaso) prenda avvio proprio con Cusano. Questi viene infatti identificato da von Balthasar come il prefiguratore dell’idealismo filosofico e teologico, dove il rapporto Creatore-creatura descritto nell’analogia entis viene definitivamente dissolto nell’identità del Creatore con la creatura. Infine, alla luce di una tale mancata valorizzazione dell’estetica, sarà per noi possibile – nell’ultima parte di questo nostro elaborato – ripercorrere l’indagine estetica e ontologica balthasariana, soffermandoci sulle problematiche a cui la speculazione filosofico-teologica idealista post-cusaniana ha portato e sulle soluzioni proposte da von Balthasar stesso.