Abstract:
La fotografia è stata considerata un mezzo importante come fonte di documentazione del nostro vivere fin dalla sua invenzione. Walter Benjamin nel suo L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, del 1936, l’ha trasformata questo mezzo in opera d’arte. Eppure, la nostra civiltà non ha saputo reagire in modo immediato ed efficace alla propagazione di questo mezzo, alla sua classificazione, descrizione e conservazione
Oggi si possono trovare delle raccolte fotografiche analogiche che, inizialmente conservate all’ interno di archivi di singoli privati, fotografi stessi, oppure grandi collezionisti che custodivano materiali molto importanti per la storia sociale e del paese, documentano personaggi di spicco, fatti, eventi, attività produttive e cambiamenti urbanistici. Tuttavia, in Italia, solo recentemente, ci si è posto il problema di come catalogare un patrimonio di tale importanza, in particolar modo con l’introduzione della fotografia al novero dei beni culturali. con la conseguente realizzazione di una scheda catalografica ad hoc per la fotografia realizzata dal Ministero, ovvero la Scheda F.
Partendo da una esperienza di tirocinio effettuato dalla Biblioteca Civica Vez di Mestre, con oggetto la catalogazione del Fondo Giacomelli in Sebina Next, la tesi propone un confronto tra diverse piattaforme e procedure utilizzate per la catalogazione del materiale fotografico conservato in archivi e biblioteche, in particolare la catalogazione in Opac SBN e in xDams.