Abstract:
Le politiche pubbliche sulla prostituzione sono state nel corso del tempo categorizzate dai modelli classici: il proibizionismo, l’abolizionismo e il regolamentarismo. Questo studio si propone,
mettendo in discussione la tipizzazione classica, di analizzare l’evoluzione storica delle politiche pubbliche sulla prostituzione, comparando nelle varie fasi dagli anni’60 ad oggi, Austria e Italia,
due paesi con diversa tradizione nella gestione del fenomeno. L’Austria, classicamente inclusa nei paesi neo-regolamentaristi, decriminalizzò la prostituzione nel 1975 dando il via ad una fitta
produzione legislativa in materia, mentre in Italia è ancora ad oggi in vigore la legge n.75 del 20 marzo 1958, la cd. Legge Merlin, di impianto abolizionista. Lo studio è condotto usando un approccio recentemente introdotto dalla studiosa svedese Petra Oestergren (Oestergren, 2017), che permette di superare l’attenzione eccessiva tradizionalmente attribuita alle intenzioni dichiarate delle politiche sulla prostituzione, per andare ad analizzare anche altri elementi, in particolare gli strumenti di policy, l’implementazione degli stessi e l’impatto delle policy sul settore e sugli attori coinvolti nel mercato del sesso. Questo approccio, usato in ogni fase della storia dei due paesi studiati, ci permette di cogliere in modo più preciso le convergenze e le divergenze nelle politiche da questi adottate nelle diverse fasi, e di mostrare come, nonostante norme e strumenti politici differenti, Austria ed Italia tendano ad allinearsi ad oggi nell’attuare politiche restrittive nei confronti del mercato del sesso.