Abstract:
L’elaborato verte sul fenomeno Power Spot in Giappone, con particolare riferimento ai power spot legati alla sfera amorosa, renaijōju to enmusubi no pawāsupotto, e la loro relazione con i pellegrinaggi collegati al pop-spiritualism, ovvero alla spiritualità popolare. Partendo dal background storico del fenomeno, si analizzeranno i movimenti New Age euroamericani della seconda metà del Novecento, per passare successivamente allo scenario giapponese caratterizzato dal Seishin sekai e dai movimenti spirituali nati attorno alla fine degli anni Settanta del Novecento. Successivamente, lo studio si concentrerà sul fenomeno Power Spot giapponese, presentandone lo sviluppo e diffusione a livello nazionale. Inoltre, sarà posta una maggiore attenzione sulla categoria amorosa dei power spot e sui santuari Imado e Tokyo Daijingu situati a Tokyo. Quest’ultimi, essendo definiti da diversi attori locali come renaijōju to enmusubi no pawāsupotto, saranno argomento di analisi condotta tramite un questionario sottoposto a visitatori e sacerdoti dei due santuari shintō. Dopo aver argomentato i luoghi di potere giapponesi, verrà introdotto il tema dei pellegrinaggi pop-spiritualism, quali anime pilgrimage e pellegrinaggi legati alla questione rekijo. Queste forme di pellegrinaggio saranno alla base della domanda di ricerca inerente alle correlazioni riscontrabili con le modalità di visita ai power spot. Per determinare se il recarsi presso determinati power spot sia assimilabile con le pratiche dei pellegrinaggi pop-spiritualism, durante l’elaborato si tenterà di rispondere ai seguenti interrogativi: la visita ai power spot amorosi è (ancora) un fenomeno prettamente femminile? Esiste un legame tra la visita al power spot e il mondo 2D? L’ “Hermeneutic Circle” analizzato da Dale è applicabile anche a questo tipo di esperienza? Nella formulazione di risposte contribuiranno in modo significativo le fonti bibliografiche, i commenti e post sul tema presenti su Instagram e sul sito turistico giapponese Jalan e le opinioni di visitatori e sacerdoti dei santuari Imado e Tokyo Daijingu.