dc.contributor.advisor |
De Rosa, Miriam Stefania |
it_IT |
dc.contributor.author |
Speraggi, Fabio <1998> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2023-06-19 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2023-11-08T14:55:35Z |
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dc.date.issued |
2023-07-12 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/24060 |
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dc.description.abstract |
Il mondo dell’arte e della cultura si sta spostando sempre più sulla creazione di esperienze.
Esperienze immersive che riescono a stimolare la maggior parte dei nostri sensi e che hanno un
forte impatto a livello emotivo e psicologico.
Diversi artisti cominciano a formarsi e specializzarsi in più discipline artistiche in modo tale da
realizzare opere innovative. Questa innovazione è facilitata in grandissima parte dall’uso della
tecnologia, adoperata come medium per raggiungere le esperienze e per dare vita ad ambienti
sensoriali. Questi ultimi sono il risultato della crasi di suoni, visuals, spazi e luci.
Fenomeni sinestetici assumono le forme di performance e installazioni audiovisive. Le stesse opere
di collettivi o singoli artisti possono subire modifiche a seconda del luogo in cui vengono eseguite.
Le caratteristiche architettoniche degli ambienti portano alla rielaborazione del progetto, che
subisce cambiamenti tali da adattare performance e installazioni allo spazio messo a disposizione.
Si lavora all’organizzazione dell’evento al fine diraggiungere un’arte che punti a stimolare
polisensorialmente lo spettatore. Suoni, immagini e luci diventano materici e sfruttano la
tridimensionalità dell’ambiente che richiede uno studio legato all’environmentalisation diverso in
ogni situazione e che, in alcuni casi, richiede conoscenze in materia di architettura, scenotecnica e
illuminotecnica.
L’allestimento dello spazio non è condizionato solamente sul piano strutturale, ma anche a livello
geografico e culturale, in base alle richieste e ai limiti che vengono imposti agli artisti da parte degli
organizzatori degli eventi, che devono contribuire a adattare le opere alle diverse tipologie di
pubblico. L’operare artistico, quindi, non cessa mai all’interno degli atelier/studi dei creativi, ma
viene data sempre una differente interpretazione, che deve rispondere sia a caratteristiche tecniche,
sia a quelle culturali. Gli artisti finiscono per essere allo stesso tempo i creatori e i curatori di opere
d’arte totali che esprimono, a seconda del contesto, molteplici unicità. |
it_IT |
dc.language.iso |
it |
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
it_IT |
dc.rights |
© Fabio Speraggi, 2023 |
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dc.title |
Visual Music. L'audiovisivo sinestetico tra progettazione artistica, ambientalizzazione ed esperienza |
it_IT |
dc.title.alternative |
Visual Music. L’audiovisivo sinestetico tra progettazione artistica, ambientalizzazione ed esperienza |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
it_IT |
dc.degree.name |
Economia e gestione delle arti e delle attività culturali |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali |
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dc.description.academicyear |
2022/2023_sessione estiva_10-luglio-23 |
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dc.rights.accessrights |
closedAccess |
it_IT |
dc.thesis.matricno |
867908 |
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dc.subject.miur |
L-ART/03 STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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it_IT |
dc.date.embargoend |
10000-01-01 |
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dc.provenance.upload |
Fabio Speraggi (867908@stud.unive.it), 2023-06-19 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
None |
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