La grave marginalità nel caso delle persone senza fissa dimora in Italia. Tra innovazione sociale e coprogettazione

DSpace/Manakin Repository

Show simple item record

dc.contributor.advisor Matutini, Elisa it_IT
dc.contributor.author Sedda, Valeria <1999> it_IT
dc.date.accessioned 2023-06-19 it_IT
dc.date.accessioned 2023-11-08T14:55:34Z
dc.date.issued 2023-07-21 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/24044
dc.description.abstract La casa è più di semplice edificio perché permette di sviluppare la propria identità e le relazioni sociali. L’idea di casa, però, varia da persona a persona e non è sempre fonte di sicurezza. Questo riguarda specialmente le persone senza fissa dimora che si trovano in questa situazione a causa di una combinazione di fattori, che possono essere di natura economica, sociale e/o personale. In Italia, le persone senza fissa dimora ammontano a circa 96000, secondo l’indagine pubblicata da ISTAT (2021). La povertà è il fattore principale che priva le persone di avere accesso a un luogo da chiamare casa ed è la causa principale della grave marginalità sociale in età adulta. Questa condizione non solo danneggia la persona nel momento presente, costringendola a vivere nell’insicurezza, ma le proibisce di rendere esigibili i propri diritti, di accedere alle risorse e ai servizi di supporto. In Italia, le policies principali per le persone senza fissa dimora sono indirizzate maggiormente alle soluzioni emergenziali, di breve periodo, che soddisfano i bisogni primari, ma esistono anche formule che permettono di dare soluzioni che hanno effetti sul lungo periodo, come l'approccio Housing First, che partono dalla concezione di “casa” come diritto e come fonte di benessere psicofisico. In Italia, il welfare si basa principalmente sulla solidarietà familiare e le persone senza fissa dimora, in molti casi, mancano di riferimenti parentali e amicali, non hanno un reddito minimo, hanno poca fiducia nei servizi, e, a volte, non possiedono i requisiti per accedervi. La sfiducia verso i servizi, a causa del vissuto traumatico o il background personale, aumenta la marginalità e si crea un maggior isolamento anche dopo l’accesso. Questo elaborato si pone l’obiettivo di analizzare il caso di persone ex persona senza fissa dimora, osservando gli ostacoli e le difficoltà che presentano nella permanenza in casa facendo riferimento al passato in condizione di marginalità ed esclusione, per individuare quali aspetti permangono e come soluzioni di innovazione sociale e individualizzate possano dare effetti più duraturi. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Valeria Sedda, 2023 it_IT
dc.title La grave marginalità nel caso delle persone senza fissa dimora in Italia. Tra innovazione sociale e coprogettazione it_IT
dc.title.alternative La grave marginalità nel caso delle persone senza fissa dimora in Italia. Tra innovazione sociale e coprogettazione it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Lavoro, cittadinanza sociale, interculturalità it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear 2022/2023_sessione estiva_10-luglio-23 it_IT
dc.rights.accessrights closedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 888047 it_IT
dc.subject.miur SPS/07 SOCIOLOGIA GENERALE it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend 10000-01-01
dc.provenance.upload Valeria Sedda (888047@stud.unive.it), 2023-06-19 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck None it_IT


Files in this item

This item appears in the following Collection(s)

Show simple item record