Abstract:
Il presente elaborato di tesi ha come oggetto un poema medievale di autore ignoto scritto intorno alla metà del XIII secolo, uno dei primi scritti in lingua volgare spagnola giunti fino a noi: il Libro de Apolonio. Si tratta di un rifacimento del famoso romanzo breve in latino Historia Apollonii regis Tyri, opera risalente al II-III secolo d. C., a sua volta traduzione o riassunto di un originale greco o latino, che durante il Medioevo e il Rinascimento è stata soggetta a diverse versioni e adattamenti, fino al Pericles, Prince of Tyre di Shakespeare. Il Libro de Apolonio, però, è strettamente legato al motivo religioso e ha una marcata finalità didattico-moralizzante. È parte integrante, invero, del mester de clerecía, un genere di letteratura medievale coltivato da chierici, uomini colti che possedevano una conoscenza superiore a quella del trivium. Obiettivo del presente lavoro è l’indagine delle peculiarità di questo testo, a cui è stata posta poca attenzione rispetto ad altri di egual valore, attraverso un’analisi che tenga conto degli aspetti narrativi e stilistici dell’opera. Per fare ciò sono partita dalla fonte dell’opera, la HART, passando poi per i motivi, l’originalità e lo stile del Libro de Apolonio con lo scopo di mostrare come non sia semplicemente una traduzione del testo su cui si è basato ma un rinnovamento di esso, un’attualizzazione, un ponte tra la lunga tradizione letteraria che risale a fonti greche e latine e il lettore medievale.