Abstract:
La tesi si concentra sull'analisi dei neologismi nati nel fandom online dei due famosi attori cinesi Wang Yibo e Xiao Zhan. Nel primo capitolo, si ripercorre la nascita e lo sviluppo del web in Cina, ponendo particolare attenzione a WEIBO, piattaforma di microblogging molto popolare in Cina e che oggi costituisce la principale fonte dei neologismi creati in rete. A seguire, si è analizzata la cosiddetta ‘lingua cinese del web’ (CIL), mettendone in evidenza le caratteristiche lessicali, l’influenza sulla lingua cinese standard (普通话 pǔtōnghuà) e sui vari aspetti della vita quotidiana.
Nel secondo capitolo, invece, si affronta il genere letterario di successo danmei, romanzi omoerotici, e il suo ruolo nella cultura di massa; si mette in risalto l’importanza delle fanfiction a supporto del genere, ma anche l’inevitabile ostacolo della censura, che interessa il danmei, al pari delle altre opere letterarie. Un caso che merita attenzione e che viene preso in esame nella trattazione è il caso ‘AO3: Xiao Zhan e il 227’. Il fulcro del capitolo è l’analisi della cultura del fandom in Cina e dei termini specifici che contraddistinguono la comunicazione in questo ambito. Infine, viene presentata la serie televisiva 陈情令chénqíng lìng (The Untamed), che appartiene al genere danmei e che ha dato vita al gruppo di neologismi discussi nel terzo capitolo. Un’attenzione particolare si pone al duo di Wang Yibo e Xiao Zhan, intorno ai quali ruotano i neologismi analizzati.
Il terzo e ultimo capitolo è incentrato sull’analisi linguistica dei neologismi, che sono stati raggruppati in base al loro metodo di creazione, e dei termini riguardanti il fandom, sviluppatosi intorno alla serie The Untamed.
In conclusione, anche negli ambiti più delicati e sensibili da un punto di vista politico, la lingua evolve e grazie all’apporto di chi la utilizza si trasforma, dando vita a neologismi che consentono di esprimere concetti ed emozioni che le parole esistenti faticano a trasmettere. La lingua, di fatto, è uno strumento straordinario, che può adattarsi alle necessità espressive dei suoi parlanti.