Abstract:
In occasione dell’approvazione della Legge di Bilancio per il 2023 l’elaborato vuole porre l’attenzione sull’innalzamento della soglia del contante, fortemente voluto dal Governo Meloni, che sancisce un’inversione di tendenza rispetto alla direzione intrapresa negli ultimi anni. Dopo un excursus storico sul fenomeno del riciclaggio e la relativa evoluzione normativa, che si è dovuta adattare alle più moderne tendenze e ai nuovi canali utilizzati dell’economia criminale, verranno evidenziati i cambiamenti registrati nei livelli di evasione fiscale e contributiva – o più in generale nell’economia non osservata – nel passato recente. L’obiettivo sarà quello di individuare un nesso di causalità con la variazione del limite all’utilizzo del denaro contante: negli ultimi vent’anni esso ha vissuto diverse modificazioni tra abbassamenti e innalzamenti, quest’ultimi prevalentemente giustificati dal tentativo di dare una spinta alla ripresa economica. Verrà pertanto analizzata la tendenza di suddetti rialzi ad accompagnarsi ad una crescita del peso dell’economia sommersa, tenuto conto della non tracciabilità delle movimentazioni effettuate in denaro contante, utilizzabile quindi anche per scopi illegali. Nonostante le diverse misure antievasione adottate per incoraggiare i pagamenti tramite mezzi tracciabili, tra i quali si cita il programma cashback proposto dal Governo Conte, l’innalzamento di questa soglia rischia di tradursi in una regressione nella lotta all’evasione.