Abstract:
L’obiettivo della tesi è fornire un’analisi delle strategie di soft power applicate dal Giappone a partire dal secondo dopoguerra. Attraverso lo studio storico-politico del Paese si esamina in questa sede dapprima la temuta condizione internazionale di powerless state ed in seguito le strategie che lo stesso Paese ha applicato per scongiurare tale ipotesi.
Il lavoro in questione si chiede: quali sono state le strategie di soft power adottate dal Paese a partire dagli anni ‘50 a sostegno della sua immagine di potenza economica indiscussa globalmente? E quali condizioni esterne hanno favorito il suo sviluppo economico? Quanto, tali strategie, fanno ad oggi parte della cultura e della quotidianità europea ed americana?
Per rispondere ai precedenti quesiti, l’elaborato muove da un approccio generale storico-culturale ed economico e sarà suddiviso in tre sezioni.
Nella prima verrà preso in considerazione il contesto storico a partire dal secondo dopoguerra, nel tentativo di enucleare presupposti e condizioni che spingevano a credere che il Paese si potesse ridurre ad un powerless state.
Nella seconda sezione, si analizzeranno più nel dettaglio le strategie adoperate, ripercorrendo le loro applicazioni e fornendo analisi sulla loro efficacia.
La terza ed ultima sezione, invece, sarà dedicata ad uno specifico esempio di soft power, ossia il successo dell'industria videoludica giapponese nel mondo: l’approfondimento ha come obiettivo il fornire risultati concreti ed empirici di una strategia di successo