Antonio Vassilacchi e la Scuola dei Mercanti presso la Madonna dell'Orto

DSpace/Manakin Repository

Show simple item record

dc.contributor.advisor Sapienza, Valentina it_IT
dc.contributor.author Rollero, Marianna <1996> it_IT
dc.date.accessioned 2023-06-17 it_IT
dc.date.accessioned 2023-11-08T14:55:11Z
dc.date.issued 2023-07-19 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/23831
dc.description.abstract La ricerca ha ad oggetto il pittore Antonio Vassilacchi Aliense all’interno del cantiere artistico avviato nella seconda metà del Cinquecento nella Scuola di Santa Maria e San Cristoforo dei Mercanti a Venezia. E’ stata ricostruita la carriera artistica del pittore al fine di giungere ad un catalogo delle sue opere. La scoperta di nuove carte d’archivio ha permesso di approfondire alcuni importanti aspetti della vita sia pubblica sia privata del pittore. Sono state poi analizzate, attraverso l’esame di documenti di archivio, la struttura, la composizione e le finalità delle predetta Scuola nell’ambito delle scuole veneziane. L’attenzione è stata rivolta al progetto di ristrutturazione e di decorazione della sede della Scuola avviato a partire dal 1570 che ha coinvolto i più noti artisti dell’epoca: Tintoretto, Veronese, Benedetto Caliari, Palma il Giovane, Domenico Robusti, ma soprattutto Domenico Robusti e Antonio Vassilacchi, che hanno ricevuto il maggior numero di commissioni, partecipando alla decorazione di ogni stanza dell’edificio. La ricerca si conclude con un’analisi iconografica e iconologica dei tre dipinti superstiti realizzati dall’Aliense per il cantiere artistico dei Mercanti: il Martirio di San Cristoforo, l’Annunciazione e la Visitazione. L’esame dei dipinti ha messo in luce la conoscenza e la meditazione dell’Aliense, in primo luogo, sulla lezione e sulle opere dei grandi pittori veneziani delle generazioni precedenti, tra cui Tiziano, Veronese e Tintoretto. Da quest’ultimo l’Aliense appare fortemente influenzato ed ispirato nell’impostazione scenografica delle proprie composizioni e nella resa dei corpi possenti e statuari, che tradiscono, altresì, lo studio approfondito da parte del pittore anche della statuaria antica. L’Aliense, dunque, riesce a ritagliarsi un proprio spazio di espressione in un secolo animato da così illustri e ingombranti personalità artistiche, dimostrando di essere un profondo conoscitore della cultura pittorica veneziana presente e passata, a cui egli rende omaggio nelle proprie opere attraverso citazioni e riprese. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Marianna Rollero, 2023 it_IT
dc.title Antonio Vassilacchi e la Scuola dei Mercanti presso la Madonna dell'Orto it_IT
dc.title.alternative Aliense e la Scuola di Santa Maria e San Cristoforo dei Mercanti: arte, devozione e committenza nella Venezia delle Sette Maniere it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Economia e gestione delle arti e delle attività culturali it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear 2022/2023_sessione estiva_10-luglio-23 it_IT
dc.rights.accessrights closedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 974651 it_IT
dc.subject.miur L-ART/02 STORIA DELL'ARTE MODERNA it_IT
dc.description.note Tesi completa inviata mediante il servizio Magamail it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend 10000-01-01
dc.provenance.upload Marianna Rollero (974651@stud.unive.it), 2023-06-17 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck None it_IT


Files in this item

This item appears in the following Collection(s)

Show simple item record