Abstract:
I temi ESG (Environmental, Social, Governance) sono da tempo all’attenzione del mondo della finanza. Il tema della sostenibilità non è una novità, ma rispetto al passato è cambiata la priorità che i criteri ESG hanno assunto; infatti, ora sono al centro della recente regolamentazione dei servizi finanziari.
La guida per il rilancio è l’EU Green Deal che aiuta il sistema finanziario verso un’economia più green ed inclusiva. Ormai i mercati finanziari hanno bisogno di informazioni chiare, complete e trasparenti che includono sia i rischi che le opportunità dei prodotti creati ad hoc per la transazione economica. L’idea è quella che per contribuire ad un mondo più sostenibile, bisogna investire in società che rispettano i criteri ESG.
Questo lavoro analizza, inizialmente, la normativa attuale in tema di sostenibilità includendo anche la novità delle ESG preferences introdotte nel mese di agosto 2022. Un regolamento importante su questo tema è la SFDR, che include anche la Tassonomia europea. L’evoluzione della normativa sta aiutando anche nella lotta contro il greenwashing.
Il tema principale di questo lavoro sono gli ETF che includono i criteri ESG. Negli ultimi anni l’utilizzo di questi prodotti finanziari è aumentato e gli intermediari che integreranno più velocemente e correttamente i fattori ESG nel processo di investimento potranno maturare un vantaggio competitivo e cogliere le opportunità offerte dalla transazione.
Un ETF costruito con queste tematiche fornisce uno strumento a basso costo, però c’è da considerare il basso livello di diversificazione.
In questo elaborato viene fatta un’analisi empirica per guardare alle performance degli ETF sostenibili e in particolare, vengono selezionati quattro ETF ESG costruiti con strategie diverse. L’analisi, che comprende il periodo prima e dopo la pandemia Covid-19 e la guerra russa – ucraina, va ad analizzare come l’integrazione dei criteri ESG condiziona i rendimenti degli ETF in queste particolari situazioni. L’analisi empirica si basa sull’applicazione di test statistici e del modello multi-fattoriale a cinque fattori Fama e French per valutare le performance finanziarie e l’esposizione al rischio. Infine, viene presentata una strategia long-short.