Abstract:
La previdenza complementare nasce solo più tardi rispetto alla previdenza generale, che invece, partendo dal concetto di sicurezza sociale, trae origini nelle istituzioni corporative e poi nelle forme di auto protezione tipiche delle società di mutuo soccorso; l'obiettivo è dunque quello di colmarne le lacune, ma anche di destinare importanti risorse al risparmio, ovvero al mercato, sottraendole alla mano pubblica.
Si rivela fondamentale indagare, dunque, in un momento storico di crisi economica e finanziaria, il ruolo assegnato al II e III pilastro (previdenza complementare collettiva ed integrativa individuale), in particolare alla luce delle nuove riforme messe in campo nel nostro Paese, ultima a livello temporale quella introdotta dal "Decreto Salva Italia" per opera del governo tecnico guidato dal Sen. Prof. Mario Monti.
Tenendo presente anche la cornice europea e chiariti i principi fondamentali della previdenza complementare, con l'intento di delineare un moderno sistema efficace di previdenza privata, verrà formulata l'ipotesi di conversione in tutela obbligatoria per valorizzarne la sua funzione sociale, al di là del suo carattere "proteiforme", interrogandosi, infine, sulla possibilità che ad oggi, invece, la libertà privata poggi solo su un "pilastro di cartapesta".