Abstract:
Obiettivo della mia tesi è proporre una ricerca sul totalitarismo tentando un confronto tra il pensiero di Hannah Arendt (1906-1975) e Simone Weil (1909-1943), le quali tanto hanno scritto e discusso sul tema; dati i differenti approcci il mio lavoro si propone di riscontrare analogie e differenze tra le due filosofe, ricercando i punti di contatto e delineando quelli di contrasto. Le due pensatrici infatti si presentano come radicalmente diverse, sia dal punto di vista biografico che per quanto riguardo il loro approccio alla materia. Per ragionare sulla crisi della politica e della società occidentale precedente alla seconda guerra mondiale e per capire il cambiamento radicale che lo spettro totalitario impone al pensiero “politico” Arendt tiene un approccio con cui tenta per tutta la vita di legare storia, filosofia e teoria politica, quando Weil si muove su un piano in cui l’impegno sociale ha un assoluto primato. Nonostante questo entrambe le autrici non solo riflettono sui “tempi bui” in cui si trovano immerse e che affrontano ponendosi di fronte all’abisso che ha sommerso il continente europeo, ma in loro possiamo cercare delle soluzioni per riflettere sulle potenzialità reali dello spazio pubblico e quindi della politica successiva all’orrore totalitario, questa intesa come possibilità costante di libertà per l’individuo.