Abstract:
"Juego de cartas" (1964) è una delle opere più sperimentali realizzate dallo scrittore spagnolo Max Aub. La storia della pubblicazione e difficile diffusione di questo romanzo-gioco ha inciso per anni sulla scarsa ricezione di cui ha goduto, fino a quando dopo la morte dell’autore, l’opera è tornata a riscuotere interesse soprattutto tra gli studiosi di Max Aub, i quali hanno cominciato a studiarla lasciando però degli spazi di investigazione che possono ancora essere approfonditi. L'obbiettivo che si propone questa tesi è proprio quello di approfondire il carattere interattivo e intertestuale dell’opera. Lo studio è stato organizzato partendo da un’analisi più generale dell’opera che serve ad introdurla nella dimensione letteraria dell’autore, per procedere poi verso uno studio specifico della struttura e del contenuto, e terminare esplicitando quali sono le relazioni intertestuali che quest’opera mantiene con "Rayuela" di Cortázar (1963). A questo scopo, il lavoro è stato suddiviso in tre capitoli. Nel primo vengono presentati i concetti di apocrifo e di gioco e la loro funzione all’ interno dell’opera di Aub. Il secondo capitolo, invece, offre un’analisi approfondita delle caratteristiche interne dell’opera, le quali la inseriscono nel panorama della letteratura potenziale. Ed infine il terzo capitolo tratta la relazione di intertestualità presente tra "Juego de cartas" e "Rayuela", ponendo particolare attenzione al grado di interattività che presentano, il quale le porta ad essere considerate le precursore dell’ipertesto.