Abstract:
L’intento della presente tesi è l’analisi critica delle relazioni tra i robot umanoidi della cultura cinese e la tradizione buddhista, unitamente al concetto di cyborg come uscita femminista dal binario maschio-femmina, nonché del dualismo che ne consegue, gettando le basi per una maggior agency femminile nel contesto spirituale, in una prospettiva futura post umana.
Nella prima parte dell’elaborato viene presentata una panoramica storica nel contesto cinese riguardo le varie forme di interazione tra buddhismo media e tecnologia, sinergicamente intrecciati in una relazione che predata la modernità, fornendo lo spunto per ampliare la digressione sulle caratteristiche della religione digitale in Cina. Successivamente, attraverso l’analisi del robot umanoide Xian’er viene fornito un contributo al dibattito sull’utilizzo della robotica nella religione buddhista dalla prospettiva del post umanesimo, arricchendo la riflessione con una comparazione tra il buddhismo e le fedi abramitiche.
La parte centrale dell’elaborato pone l’attenzione sull’emblematica figura del cyborg, icona post umana per eccellenza, caratterizzata dall’ibridazione di ambiti nettamente separati e che postula un paradigma simbiotico invece che dualistico, operante attraverso uno smantellamento e una decostruzione delle gerarchie razziali o di genere, nonché delle false dicotomie delle interpretazioni del mondo quali uomo animale, organismo macchina, fisico e non fisico.
La riflessione espande la lente del post umanesimo attraverso l’analisi della genealogia spirituale e tracciando un fil rouge con le antiche filosofie asiatiche per quel che concerne il tema del dualismo. In ultima battuta viene presentata, attraverso un’ottica comparativa, una riflessione terminologica e filosofica del movimento postumano da un lato e di quello transumano dall’altro.
L’ultimo capitolo fa luce sul ruolo che la donna ha storicamente ricoperto nel contesto buddhista, in cui i retaggi di una tradizione asiatica millenaria si fondono con le rivendicazioni ed esigenze dell’evoluzione spirituale, culturale e sociale della dimensione femminile. Ciò che si va a delineare è un intreccio della visione femminista con quella buddhista, in grado di inserirsi e dialogare con le filosofie post umane, in un contesto permeato dall’innovazione tecnologica che permette la valorizzazione dell' agency femminile attraverso un nuovo slancio della tradizione buddhista.