Abstract:
La composizione chimica del ghiaccio polare riflette le condizioni atmosferiche e climatiche al momento della sua formazione, e la natura dei composti in esso contenuti è in grado di fornire importanti informazioni per lo studio del paleoclima. Lo scopo del presente lavoro di tesi consiste nel valutare le variazioni ambientali succedutesi nell’area di Dome C (Plateau Antartico) durante l’Olocene mediante l’analisi di traccianti organici di origine biogenica, al fine di ottenere indicazioni di tipo climatico. Nel corso di questo lavoro sono stati quantificati amminoacidi, pineni e metossifenoli in campioni ottenuti dalla carota di ghiaccio SolarIce, prelevata presso il sito di Dome Concordia in Antartide, datati tra circa 2100 e 2800 anni BP, corrispondente ad una profondità compresa tra 90 e 110 m. Gli L-amminoacidi sono gli enantiomeri più comuni in natura, sono gli unici ad essere utilizzati per la sintesi proteica e fungono da indicatori della presenza di materiale fitoplanctonico, mentre i D-amminoacidi sono marker di attività batterica. L’acido pinico e l’acido pinonico sono considerati dei traccianti di aerosol organico secondario, in quanto costituiscono i prodotti di ossidazione dell’α-pinene, di origine vegetale. I composti fenolici vengono prodotti dalla combustione della lignina e in Antartide possono fornire indicazioni sul trasporto a lungo raggio dell’aerosol atmosferico; alcuni composti fenolici possono provenire da sorgenti locali in quanto prodotti dall’attività biologica marina. La determinazione analitica è stata effettuata mediante cromatografia liquida accoppiata a spettrometria di massa tandem. Nell’ambito del presente lavoro di tesi, inoltre, sono stati validati i metodi analitici per la quantificazione di acido pinico, acido pinonico e coniferilaldeide nel ghiaccio polare.