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Con il termine ‘album dei Miao’ ci si riferisce a manoscritti illustrati raffiguranti le popolazioni non-Han della Cina meridionale e in particolare delle provincie di Guizhou, Yunnan, Guangdong, Hunan e Taiwan. Questo genere, che si diffuse tra il XVIII e il XIX secolo, comprende una serie di opere composte da dipinti a colori affiancati da testi in cinese classico, che servivano a classificare e a descrivere i gruppi etnici di una determinata provincia o, in alcuni casi, di una specifica area amministrativa.
Gli album, infatti, non ritraggono solo l’etnia Miao in senso stretto ma anche molti altri gruppi miaoman della Cina meridionale. In cinese classico, il termine ‘Miao’ aveva diversi significati, due dei quali particolarmente importanti in questo contesto. In generale, il termine ‘Miao’ veniva spesso usato in riferimento a tutte le popolazioni non-Han del Sud e del Sud-ovest della Cina ed è con questo significato che il termine veniva utilizzato nel caso degli album. In senso più stretto, il termine ‘Miao’ si riferiva al popolo che ancora oggi è conosciuto con questo nome, e che si distingueva, all’interno degli album, da gruppi di etnia diversa come i Gelao, i Zhongjia, i Luoluo, gli Yao, i Dong e altri. Oggi, i Miao sono una delle 55 minoranze nazionali, minzu民族, riconosciute ufficialmente dalla Repubblica Popolare Cinese.
Attualmente esistono più di 180 album conservati nei musei e nelle biblioteche di diversi Paesi di Asia, Europa e Stati Uniti, e altri ancora appartengono a collezionisti privati. Gli unici esemplari di album dei Miao conservati in Italia si trovano a Roma, presso la biblioteca della Società Geografica Italiana. Si tratta di sedici album (da Inv.57 a Inv.71, Inv.116) e un rotolo verticale (Inv.72) raffiguranti i gruppi etnici di Guizhou, Yunnan e Guangdong. Queste opere fanno parte del Fondo Orientale, che si compone di una ricca collezione di mappe, itinerari e altri manoscritti cinesi e giapponesi donati dai membri della Società agli inizi del XX secolo. La maggior parte degli album conservati in Italia, così come quelli ritrovati in tutto il mondo, riguardano le popolazioni del Guizhou pertanto la mia analisi si concentrerà principalmente sugli album di questa provincia.
Realizzati presumibilmente tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo, gli album rappresentano in modo vivido e realistico le popolazioni delle province meridionali. Sebbene il numero di etnie rappresentate per ogni provincia non sia sempre lo stesso in tutte le opere, nella maggior parte degli album del Guizhou oggi esistenti, sono menzionati ottantadue gruppi etnici e ognuno di loro è rappresentato attraverso un’illustrazione e un breve testo descrittivo. |
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