Abstract:
Nella laguna di Venezia, nell'Italia nord-orientale, esistono alcune aree confinate chiamate valli da pesca, costruite secoli fa per massimizzare alcuni servizi ecosistemici, come la pesca e la caccia. Le valli da pesca sono gestite da proprietari privati, che devono costantemente provvedere alla loro conservazione, sostenendo spese impegnative. Mentre in passato il principale servizio ecosistemico fonte di reddito era l'acquacoltura, attualmente è la caccia che svolge un ruolo fondamentale nella gestione di queste aree. Tuttavia, il mantenimento delle valli da pesca basato sulla caccia, se da un lato consente di preservare gli habitat ideali per gli uccelli acquatici, dall'altro comporta l'uccisione di circa il 13% delle anatre che vengono attirate in questi luoghi durante la stagione venatoria. Questa situazione porta a dilemmi sfaccettati che verranno riportati in questa tesi: il dilemma della gestione privata/pubblica, il dilemma ecologico e il dilemma etico. Per quanto riguarda il primo dilemma, la tesi analizza la contrapposizione tra una gestione privata, che richiede un accesso limitato alle persone ma finanzia gli interventi dedicati alla conservazione degli habitat, e un'ipotetica gestione pubblica, che garantisce la fruizione da parte delle persone ma comporta il probabile rischio di perdere gli habitat lagunari, e quindi anche i Servizi Ecosistemici, per mancanza di fondi. Per quanto riguarda il dilemma ecologico, un'analisi dell'idoneità degli habitat dimostra che, considerando gli effetti del cambiamento climatico, potrebbe essere rischioso basare l'unica fonte di reddito per la gestione delle valli sugli uccelli acquatici, perché è probabile che in futuro cambino le loro aree di svernamento. Infine, per quanto riguarda il dilemma etico, viene fornita una prospettiva attraverso l'approccio delle Environmental Humanities, tenendo conto dei diritti degli animali non umani. L'ultima sezione analizza la possibilità di trovare alternative praticabili per la gestione delle valli da pesca.
