Abstract:
La tesi è incentrata sulla figura di Maria Lai (1919-2013), artista poliedrica, la cui pratica è difficilmente inquadrabile in uno specifico movimento. A partire dall’analisi del contesto in cui Lai è nata, il paese di Ulassai in Sardegna, la ricerca affronta la formazione dell’artista, ponendo particolare attenzione su alcune delle personalità che più hanno segnato il suo percorso, e sulle tappe fondamentali della sua storia espositiva per sottolineare per soffermarsi in particolare sul mezzo da lei espressivo privilegiato: il tessuto. Il nucleo centrale della tesi consiste nell’analisi di "Legarsi alla montagna" (1981) un evento passato alla storia come la prima performance collettiva in Italia oltre che precursore delle pratiche di arte relazionale. Basatosi sul diretto e attivo coinvolgimento della popolazione di Ulassai, questa performance può essere letta oggi alla luce delle più recenti teorie sull’arte relazionale e partecipativa e in particolare quelle di Nicolas Bourriaud e Claire Bishop. Le tracce di questo evento sono oggetto di una disamina nel più ampio quadro teorico dei resti performativi e delle pratiche di conservazione e archiviazione della performance.