Abstract:
Il presente elaborato intende esplorare il campo della letteratura fantascientifica a sfondo linguistico, ovvero avente come tema principale lo sviluppo di un linguaggio artificiale o apprendimento di un linguaggio alieno. La lente impiegata per analizzare il canone d’opere selezionato è quella della critica postmoderna, e lo scopo sarà quello di evidenziare come tali linguaggi artificiali fungano da veicolo di declinazione di tematiche care al postmoderno, dimostrando la science fiction come genere prototipico della postmodernità. L’elaborato si propone inoltre di seguire ed indagare il filo rosso che lega le opere di questo particolare sottogenere della fiction scientifica: l’ipotesi del relativismo linguistico anche nota come ipotesi di Sapir-Whorf, e altresì verificare come questa venga declinata in ciascun’opera in esame; inoltre, quali evidenze scientifiche possano correlarsi alle ipotesi avanzate dalle opere in merito al rapporto tra linguaggio e cognizione. Attraverso poi un percorso comparativo si ricuciranno le fila dell’intertestualità operando una ricostruzione delle modalità in cui le idee linguistiche – ed in particolare la Sapir-Whorf – si diffondono e si banalizzano nella letteratura fantascientifica trasmettendosi d’autore in autore.