Abstract:
L’attuale crisi economica ha fatto emergere numerose disfunzioni e distorsioni nella modalità di gestione delle imprese e, a livello più esteso, degli stessi mercati. Negli ultimi anni non poche società hanno agito come se non esistessero regole o, per meglio dire, come se la massimizzazione del profitto fosse l’unica regola, senza tenere conto degli ampi effetti, nello spazio e nel tempo, del loro modo di operare. È sempre più evidente, pertanto, la necessità di andare oltre al profitto: esso non deve essere considerato solo come fine ultimo dell’impresa, ma come strumento per garantirne la durabilità e lo sviluppo. Questa prospettiva richiede di seguire e rispettare l’economicità – l’equilibrio economico –, la socialità – l’attitudine verso il bene comune – e la sostenibilità – l’impatto sociale ed ambientale derivante dalla condotta aziendale –. Questi principi, perseguiti contemporaneamente e bilanciati in un’ottica di medio-lungo termine, renderanno inevitabilmente le imprese più responsabili, umane, aperte alla soddisfazione dei bisogni dell’uomo e alla ricerca del bene comune.