Abstract:
La tesi analizza i limiti esistenti nell'approccio del Giappone agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, introdotti nel 2015 in occasione della ventunesima riunione della Conferenza delle parti (Cop 21) della Convenzione sui cambiamenti climatici. Tramite un confronto tra le principali iniziative messe in atto dal governo giapponese per il raggiungimento dell’Agenda 2030 e i risultati raggiunti allo stato attuale, verrà messo in luce il divario esistente tra retorica della sostenibilità e sostenibilità effettiva. Particolare rilievo è dato agli Obiettivi mancati che più contraddicono le dichiarazioni del governo. L’ultimo capitolo considera il caso specifico delle Olimpiadi di Tokyo 2020, primi Giochi estivi ad avere applicato gli Obiettivi al loro programma. L’evento era stato presentato dal Ministero degli Affari Esteri giapponese come un’occasione per diffondere e comunicare il modello di SDG (Sustainable Development Goals) del Giappone nel mondo. Tuttavia, tramite un confronto tra il Report post-Giochi sulla sostenibilità pubblicato dal Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo con altre fonti indipendenti, si metterà in luce come anche in tale occasione sia emerso chiaramente il contrasto esistente tra la retorica della sostenibilità e sostenibilità effettiva, e come il Giappone non sia stato in grado di superare i limiti riscontrati nel suo approccio agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.