Abstract:
La crisi pandemica causata dal virus SARS-CoV-2 ha generato ripercussioni su demografia, economia e società, così come sull’equilibrio psicologico individuale e comunitario. Il presente lavoro si propone di ripercorrere alcune tappe storiografiche della sanità mentale e di esplorare l’impatto del COVID-19 sulla qualità della salute psichica nella popolazione cinese.
A tal fine, l’elaborato ripercorre cronologicamente l’ingresso e la tutela della salute mentale nella gestione della sanità in Cina, fino alle tappe più importanti avvenute nel XXI secolo, quali la prima Legge sulla Salute Mentale della RPC del 2013, il Programma 686 e il Piano Nazionale sulla Salute Mentale 2015-2020.
Dal terzo capitolo il focus devia interamente sugli effetti dell’emergenza pandemica originata dalla diffusione del virus SARS-CoV-2 nel 2020. Tra questi emergono le ricadute sociali ed economiche del contagio ampiamente diffuso e delle misure attuate dal governo, gli squilibri - ancora presenti - nella distribuzione di risorse e i rischi a cui sono esposti gli individui.
Vengono poi presentati i risultati emersi dal lavoro di revisione della letteratura esistente, relativi al deterioramento significativo delle condizioni psico-fisiche della popolazione, evidenziando in particolare alcune categorie soggette a spiccati rischi: gli operatori medici e sanitari, i giovani, le categorie vulnerabili.
Infine, il bilancio conclusivo mostra una situazione estremamente critica, per cui è necessario un intervento multi-settoriale che utilizzi anche prospettive di sviluppo e potenzialità future, come la tecnologia e le sue evoluzioni, mirando alla tutela e al potenziamento della salute mentale dei cittadini cinesi.