L'ANALISI ECONOMICO-FINANZIARIA DI BILANCIO. L'UTILIZZO DEGLI INDICI PER LA PREVENZIONE DELLA CRISI D'IMPRESA.

Abstract

L'analisi di bilancio consiste nella rielaborazione dei dati contabili di cui si dispone al fine di studiare la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica di un'azienda attraverso il calcolo di indici e di flussi. Lo studio del bilancio di un'azienda viene svolto da una pluralità di soggetti differenti e per diversi socpi. Per analizzare un bilancio un analista interno conta dei dati del bilancio amministrativo-contabile direttamente come output della propria contabilità, mentre un analista esterno, con le informazioni di cui dispone, deve procedere alla riclassificazioni delle voci presenti nel bilancio destinato a pubblicazione. I dati quantitativi ottenuti consentono di procedere da un lato alla costruzione di una grande varietà di indici di bilancio per studiare la struttura patrimoniale, reddituale e finanziaria dell'impresa e dall'altro all'analisi per flussi grazie alla costruzione del rendiconto finanziario e al calcolo di diversi indici aventi ad oggetto i flussi finanziari generati dall'azienda. Nel corso del tempo è stata affidata un'importanza predittiva della crisi d'impresa sempre maggiore agli indici di bilancio. Si sono susseguiti, infatti, diversi autori nella formulazione dei modelli destinati all'analisi della presenza o meno del rischio di fallimento delle aziende. Anche il D.Lgs. 12 gennaio 2019, n.14 aveva previsto una serie di indicatori che segnalavano la presunzione di uno stato di crisi, tra questi anche cinque indici di allerta. Vista l'abolizione di questi indici, con l'emanazione del nuovo codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza a seguito del D. Lgs. 83/20202, nel corso della seguente tesi sono state sviluppate delle analisi di imprese fallite e in stato di insolvenza al fine di comprendere la validità di tali indicatori. Si può affermare che tali indici, anche se non allarmati congiuntamente come previsto dal CNDCEC, consentono di comprendere i punti di debolezza di un'azienda permettendole di prevenire lo stato di crisi che si può trasformare poi in insolvenza con il successivo fallimento.