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La nuova generazione di consumatori, nativi digitali, si approccia ai consumi in modalità diverse che vengono soddisfatte da modelli orientati all’omnicanalità. Il loro comportamento, quindi, richiede uno studio attento per comprendere i diversi punti di contatto e le nuove esperienze di consumo. Negli ultimi anni il settore cinematografico ha subito numerosi cambiamenti, grazie ad un aumento
esponenziale dei servizi streaming come Netflix, Prime Video, Apple Tv… i quali hanno creato un vero e proprio stile esperienziale di visione dei contenuti. Le piattaforme streaming sono riuscite a rendere l’esperienza cinematografica più nuova e interattiva, grazie alla possibilità di scegliere in ogni momento tra migliaia di titoli e generi in totale libertà. Libertà di esser slegati da orari di
programmazione sommata alla comodità di poter vedere un film comodamente da casa o in qualsiasi altro luogo.
L’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 non ha fatto altro che accelerare questo cambiamento già in atto a causa delle restrizioni e divieti imposti alle sale cinematografiche, che hanno portato ad una maggiore affermazione sul mercato mondiale dei servizi Vod (video on demand). Stando agli ultimi dati riportati dall’ANSA il 54% del pubblico dichiara di preferire un film a casa, con i
Millennials in testa, e il 22% che non fa differenza con la sala cinematografica. Secondo il rapporto CINETEL: “Nell’anno 2021 al box office italiano si sono incassati € 169.395.229 per un numero di presenze in sala pari a 24.801.770. Rispetto al 2020, che aveva beneficiato prima delle chiusure di uno dei migliori avvii di mercato di sempre, si tratta di una diminuzione degli incassi e delle
presenze rispettivamente del 7,19% e dell’11,87% mentre in confronto al 2019 di una diminuzione del -73,36% e del -74,60%. Rispetto invece alla media del periodo 2017-2019 si tratta più in generale di un calo del 71,39% degli incassi e del 73,03% delle presenze 1 ”. Anche il comportamento delle case cinematografiche sembra orientato a favorire le piattaforme streaming, come dimostra l’orientamento strategico scelto da Warner Bros che nel 2021 ha distribuito in contemporanea i film sia nelle sale USA che sulla piattaforma HBO Max, facendo venir meno uno dei vantaggi delle sale cinematografiche. Il progetto di tesi intende comprendere se le sale cinematografiche, in relazione ai trend di mercato già evidenti, saranno destinate a scomparire, sostituite interamente dalle piattaforme di streaming o se potranno coesistere con le stesse.
Dapprima si andranno ad analizzare i punti di debolezza del sistema tradizionale di fruizione, rispetto ad un’evoluzione del cliente, in particolar modo, considerando le nuove esigenze delle differenti generazioni. Si cercherà, inoltre, di individuare possibili percorsi di miglioramento al fine di apportare modifiche al modello di business volte ad attrarre un cliente sempre più eterogeneo,
esigente e attento ai propri gusti e preferenze; cliente che ricerca un’esperienza fortemente personalizzata.
Lo sviluppo dell’elaborato verrà in parte realizzato tramite l’individuazione della letteratura scientifica ricorrendo a libri e articoli internazionali e nazionali. Inoltre, si andranno ad analizzare ricerche empiriche, individuate tramite i principali motori online, al fine di comprendere i trend, le caratteristiche dei clienti e la situazione attuale del mercato.
Infine, tramite la somministrazione di un questionario si cercherà di comprendere le specifiche esigenze della generazione Z e individuare possibili linee di sviluppo delle sale cinematografiche. |
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