Abstract:
Per "sostenibilità" si intende una condizione di sviluppo che permette di soddisfare i bisogni della generazione presente, senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri. Da tale concetto sorge la necessità di considerare le risorse disponibili in natura come scarse e quindi preziose. In particolare, il settore del tessile è uno dei più inquinanti al mondo e i principali danni che crea riguardano l'impiego intensivo di materie prime, l'utilizzo di agenti chimici, le emissioni di CO2, lo spreco di materiali e la produzione di rifiuti spesso non biodegradabili o riciclabili. Dal momento che, senza un cambiamento di rotta, tali effetti sono destinati ad aumentare, i grandi gruppi della moda sembrano aver compreso l'esigenza di adottare un approccio più sostenibile e iniziato, così, un percorso di riflessione sui loro processi produttivi, mettendo in discussione sia i metodi di lavorazione sia le materie prime utilizzate. Per esempio, Armani rinuncia all'impiego della lana d'angora a partire dalle collezioni Autunno-Inverno 2023, come testimonianza del suo tangibile impegno sul controllo delle produzioni rispetto alla tutela dell'ambiente. Hermès, icona nel mondo del lusso, recentemente ha cominciato a produrre uno dei suoi modelli di borse, la Victoria Bag, con una pelle a base di funghi e totalemente biodegradabile risultato di una lunga sperimentazione durata circa tre anni. Balenciaga, Valentino, Alexander McQueen e non solo, sono le ultime maison che nel 2021 hanno deciso di non utilizzare più le pellicce nelle loro collezioni, in quanto, se in passato per il consumatore il capo in pelliccia rappresentava uno status quo, oggi la vera tendenza è avere un guardaroba fur-free. Queste sono alcune delle testimonianze del cambiamento che sta travolgendo il settore dell'abbigliamento e non solo, in quanto anche le istituzioni si stanno impegnando su questo fronte con l'approvazione di nuovi regolamenti e maggiori controlli. Sebbene però, il mondo del luxury stia investendo molte energie per diventare sempre più eco-friendly, le aziende del "fast fashion" continuano a proporre numerose collezioni durante l'anno, producendo a ritmi insostenibili per la natura e inoltre utilizzano materiali di scarsa qualità e altamente inquinanti per poter contenere i costi e i prezzi di vendita dei loro prodotti. Dal punto di vista della sostenibilità, il settore della moda è dunque caratterizzato da un forte dualismo, che fa diventare la stessa, non una scelta di vita, ma un lusso che ancora pochi possono permettersi.