Abstract:
L’attività scrittoria da noi conosciuta del mercante fiorentino Carlo Del Nero (XV sec.) spazia tra opere di traduzione in volgare e operazioni di raccolta. La miscellanea conservata alla Biblioteca Nazionale di Firenze, e nominata dallo stesso autore Zibaldone (Firenze BNCF Conv, Sopp. A VI 2679) sarà l’oggetto del presente studio; si tratta di un manoscritto ad uso personale avviato nel 1470 e comprende racconti, più o meno brevi, concernenti personaggi storici o mitologici. Un iniziale indice dei nomi e, in alcuni casi, degli argomenti aiuta il proprio compilatore nella successiva consultazione del testo.
Il fine ultimo di questa ricerca è l’identificazione di quali siano state le fonti – dirette o indirette – di Del Nero; alcune volte si trovano citate, ma nella maggior parte dei casi non vi è alcun riferimento. Per alcuni passi l’individuazione è resa possibile dall’aderenza del compilatore al testo copiato; in altri il compito è assai più arduo, specie dove la fonte risulta fortemente rielaborata o sintetizzata.
Si può affermare, grazie ai dati raccolti, che l’autore fosse fortemente legato ai classici latini - letti, però, attraverso i loro volgarizzamenti – e, al contempo, ad opere che lo precedono di poco più d’un secolo.
Le Metamorfosi di Ovidio e il De mulieribus claris di Boccaccio, i Factorum et dictorum memorabilium di Valerio Massimo e l’Ottimo commento alla Commedia sono solo alcuni dei molteplici riferimenti letterari di Del Nero.