Un trattato cristologico in persiano. Il domenicano Paolo Piromalli alla corte safavide

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dc.contributor.advisor Pello', Stefano it_IT
dc.contributor.author Masolo, Martino <1998> it_IT
dc.date.accessioned 2023-02-19 it_IT
dc.date.accessioned 2023-05-23T12:55:16Z
dc.date.available 2023-05-23T12:55:16Z
dc.date.issued 2023-03-09 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/23040
dc.description.abstract Il domenicano calabrese fra’ Paolo Piromalli (1591–1667) nel 1631 fu inviato in missione nelle terre Safavidi dalla Propaganda Fide, con l’obiettivo di condurre la Chiesa Apostolica armena all’unità con Roma. Dopo il parziale fallimento di tale progetto, si recò a Esfahan, sede della diocesi latina e di una nutrita comunità armena. Qui, alla corte di Shah ‘Abbās II, prese parte ai dibattiti teologici tra missionari occidentali e ‘olamā sciiti stimolati dal sovrano safavide. Fu in questa circostanza che nacque l’idea di scrivere un trattato di presentazione della fede cattolica in lingua persiana, da presentare allo Shah «su sua richiesta». Il trattato di Piromalli terminato nei primi anni ‘50 del secolo e noto dalle fonti come due opere distinte «Sulla Trinità» e «Sull’Incarnazione», sopravvive in un’unica copia manoscritta presso la Vaticana, mentre la resa in latino, di mano dello stesso Piromalli, fu stampata a Vienna nel 1656 con il titolo Θεανθροπολογεία, seu Œconomia Salvatoris nostri. Questa opera inedita ha a nostro parere una grande valenza non solo per gli storici della Chiesa o per gli storici dell’epoca Safavide. Essa è infatti una finestra per comprendere ed esplorare la storia dei rapporti intellettuali tra Europa e Persia nel XVII secolo: il suo contenuto, lungi dal limitarsi all’apologetica, tocca continuamente altre vaste tematiche della storia del pensiero seicentesco unitario tra Persianate World, nel cui codice letterario si integra a livello compositivo, ed Europa all’alba della rivoluzione scientifica. È insomma una testimonianza della straordinaria circolazione di personalità, idee, suggestioni e iconografie che ha caratterizzato la premodernità eurasiatica, già oggetto di ottimi studi. La tesi sarà così strutturata: il primo capitolo servirà da contesto storico, intellettuale, e confessionale. Il secondo capitolo sarà di analisi testuale, lessicale e ipertestuale, affrontando al tempo stesso i contenuti dell’opera e le tematiche della storia del pensiero europeo e safavide ad essi correlate. Seguirà una conclusione utile a prospetti futuri sullo studio di fenomeni testuali simili, a cui seguirà la traduzione annotata e il testo originale. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Martino Masolo, 2023 it_IT
dc.title Un trattato cristologico in persiano. Il domenicano Paolo Piromalli alla corte safavide it_IT
dc.title.alternative Un trattato cristologico in persiano. Il domenicano Paolo Piromalli alla corte safavide ​ it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Lingue e civiltà dell'asia e dell'africa mediterranea it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea it_IT
dc.description.academicyear 2021/2022 - appello sessione straordinaria it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 868191 it_IT
dc.subject.miur L-OR/15 LINGUA E LETTERATURA PERSIANA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.subject.language PERSIANO it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Martino Masolo (868191@stud.unive.it), 2023-02-19 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck None it_IT


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