dc.contributor.advisor |
Ventra, Stefania |
it_IT |
dc.contributor.author |
Muner, Federico <1996> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2023-02-19 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2023-05-23T12:55:08Z |
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dc.date.issued |
2023-03-22 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/22968 |
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dc.description.abstract |
Introduzione
Discorso introduttivo nel quale si riporta una dichiarazione d’intenti rispetto alle due macro tematiche da trattare nella tesi, soprattutto le ragioni per le quali la conoscenza dei vedutisti e delle loro opere può giovarsi degli studi diagnostici. Un altro aspetto da segnalare sarà l’approccio e la linea seguita nella trattazione del progetto, che porterà a trattare le tecniche d’indagine in funzione delle potenzialità storico-artistiche di riscoperta e conoscenza delle opere studiate e radiografate da Ludovico Mucchi.
Capitolo 1: i protagonisti e lo sviluppo del vedutismo nel Settecento
Presentazione delle caratteristiche principali del vedutismo veneziano e dei suoi protagonisti, indicandone il periodo di sviluppo ed i tratti caratteristici. Lo scopo è quello di illustrare i motivi per cui il vedutismo si sviluppa a Venezia nel corso del Settecento, indicandone le cause sociali, storiche, ambientali e politiche che costituiscono il trampolino di lancio di questo movimento artistico dall’Italia verso il resto d’Europa.
Dopo averne introdotto le ragioni di sviluppo mi piacerebbe parlare più nel dettaglio dei protagonisti del vedutismo, in particolare di Canaletto, Bernardo Bellotto, Francesco Guardi e Michele Marieschi. Vorrei tracciare un percorso biografico di questi artisti, affinché questa iniziale traccia biografica si possa collegare in un secondo momento ai tratti più caratteristici del loro modo di lavorare in termini tecnico-esecutivi.
Capitolo 2: indagini diagnostiche applicate alle opere di Canaletto, Bernardo Bellotto, Michele Marieschi e Francesco Guardi
Vorrei parlare delle principali tecniche d’indagine elencandone le principali, trattandole con un occhio attento a quelle che sono le implicazioni ed i risvolti che queste hanno in campo storico-artistico. Ciò porterà ad una trattazione delle loro potenzialità, in termini di utilità alla causa artistica rispetto agli elementi che possono aiutare la conoscenza delle opere d’arte, evitando gli aspetti più dettagliati di natura chimica e scientifica, i quali potrebbero essere accennati nelle note a margine del testo. Vorrei parlare non solo delle radiografie, ma anche di altre tecniche quali:
- Macrofotografia.
- Fotografia a luce radente.
- Fotografia della fluorescenza indotta da radiazione ultravioletta.
- Fotografia all’infrarosso in bianco e nero.
- Riflettografia infrarossa.
- Fotografia all’infrarosso in falsi colori.
Avendo presente le potenzialità ed i limiti di ciascuna tecnica ritengo utile passare all’analisi di alcuni casi specifici legati agli artisti sopracitati, facendo riferimento ai dettagli tecnici-esecutivi di ciascun artista in relazione al loro modo di lavorare. In questa fase vorrei far uso del materiale e delle informazioni acquisite con la ricerca d’archivio, per fare un collegamento tra i contenuti fotografici\ archivistici\bibliografici utile a definire le ragioni che hanno portato a determinate attribuzioni, col fine di legare la componente storico-artistica al discorso diagnostico.
Conclusioni
Momento finale in cui tirare le fila del discorso, traendo le conclusioni di un discorso incentrato sullo spiegare il ruolo delle tecniche d’indagine nel definire le caratteristiche e le attribuzioni di questo insieme di opere afferente al vedutismo e al gruppo di artisti presi in esame. |
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dc.language.iso |
it |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Federico Muner, 2023 |
it_IT |
dc.title |
Il contributo delle indagini diagnostiche alla conoscenza del vedutismo veneziano: alcuni casi dal Fondo Mucchi della Fondazione Cini |
it_IT |
dc.title.alternative |
Il contributo delle indagini diagnostiche alla conoscenza del vedutismo veneziano: alcuni casi dal Fondo Mucchi della Fondazione Cini |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
it_IT |
dc.degree.name |
Storia delle arti e conservazione dei beni artistici |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali |
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dc.description.academicyear |
2021/2022 - appello sessione straordinaria |
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dc.rights.accessrights |
closedAccess |
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dc.thesis.matricno |
883113 |
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dc.subject.miur |
L-ART/02 STORIA DELL'ARTE MODERNA |
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dc.description.note |
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it_IT |
dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
10000-01-01 |
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dc.provenance.upload |
Federico Muner (883113@stud.unive.it), 2023-02-19 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
None |
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