Abstract:
Il presente elaborato verte sull’analisi della condizione femminile durante il periodo Kamakura (1185-1333), un capitolo della storia giapponese caratterizzato da profondi cambiamenti sociali, politici e religiosi. La ricerca si concentra sulle pagine del Towazugatari (Un racconto non richiesto, 1306 ca.), il diario scritto dalla Dama Nijō (1258-?), la cui testimonianza riassume il destino di molte donne. In particolare, si proporrà una riflessione sulla scelta della vita monastica, che per le donne dell’epoca poteva rappresentare sia un obbligo sia un’occasione di affrancamento. Attraverso un’analisi dell’opera articolata in quattro capitoli, si cercherà di comprendere questa ambiguità, prendendo in esame le parole di Nijō, che intraprese il percorso monastico dopo essersi allontanata dalla corte. Il primo capitolo è dedicato principalmente a un’introduzione dell’opera, in modo da chiarire perché essa si presti a un’analisi socio-letteraria. Il secondo si concentra sui volumi dell’opera in cui Nijō è ancora dama di corte, al fine di analizzare la sua condizione nello specifico e l’origine del suo interesse per il monachesimo. L’elaborato procede poi con un capitolo dedicato all’incontro di Nijō con la realtà monastica, dimostrando la pressione sociale che gravava sulle donne dell’epoca. Il quarto capitolo, infine, si concentra sulla ricerca spirituale di Nijō come monaca itinerante e sulla legittimazione ed emancipazione che il suo percorso le conferisce. Di fronte alla polarizzazione delle opinioni in merito all’influenza del monachesimo sulla condizione delle donne, l’elaborato si propone di indagare la percezione e la rappresentazione della vita monastica da parte di una monaca dell’epoca, mettendo in luce una delle voci che spesso vengono relegate ai margini, della società ma anche della ricerca.