Abstract:
L'estrema violenza e dimensioni della Seconda guerra mondiale, unita alla rilevanza dello sviluppo tecnologico e meccanizzato della guerra contemporanea, hanno generato l'esigenza di una quantità sempre più rilevante di personale militare all'interno degli eserciti coinvolti. Progressivamente i principali Stati belligeranti hanno avvertito la necessità di coinvolgere attivamente nel conflitto anche le donne, nonostante il dovere di difendere la Nazione sia sempre stato considerato tradizionalmente appannaggio esclusivo del genere maschile. Nella seguente ricerca verranno approfonditi secondo un metodo comparativo i casi di studio dell'Unione Sovietica e del Terzo Reich, i cui eserciti hanno impiegato nel corso della guerra rispettivamente 800.000 donne-soldato nell'Armata Rossa e 500.000 Helferinnen (aiutanti) nella Wehrmacht. In primo luogo verrà preso in esame il background storico, sociale e culturale, in modo da approfondire la condizione della donna nei due regimi; in secondo luogo verrà analizzata la questione del rapporto tra il 'mondo femminile' e l'ambito militare, da sempre considerato prerogativa esclusivamente 'maschile'. Da tale indagine emergeranno le continuità e le discontinuità che rendono i due casi di studio strettamente affini e allo stesso tempo unici in merito ai ruoli e alla funzione delle donne nelle forze armate.