Abstract:
La lignina, il biopolimero aromatico più abbondante in natura, è anche uno dei materiali naturali meno sfruttati. Ciò è legato sia alla sua struttura chimica, che manca di una unità ripetitiva primaria, sia alle condizioni di estrazione particolarmente aggressive impiegate nei processi industriali che modificano ulteriormente la lignina rendendola particolarmente eterogenea. Per queste ragioni, nonostante le interessanti proprietà, la lignina viene principalmente termovalorizzata.
In tale contesto, il presente lavoro di tesi si è occupato di studiare la possibilità di ottenere soluzioni acquose a pH neutro di lignina nell’ottica di future valorizzazioni in processi sostenibili dato che, ad accezione dei lignosolfonati, le altre lignine industriali risultano solubili solo in condizioni fortemente alcaline (≥ pH 11) o in solventi organici tossici e/o altobollenti. L’attività di ricerca si è dunque focalizzata su processi di dialisi e successiva caratterizzazione delle soluzioni ottenute. I risultati hanno dimostrato, tramite DLS, che non vi è aggregazione delle molecole di lignina. Inoltre, le analisi cromatografiche (GPC) e spettroscopiche (NMR) hanno consentito di elucidare la struttura chimica delle molecole di lignina rimaste in soluzione, evidenziando solo piccole modifiche rispetto alla lignina di partenza, principalmente legate alla permeazione delle frazioni più a basso peso attraverso la membrana di dialisi.