Abstract:
La tesi analizza le lotte politiche, sociali nella provincia e il pensiero dei proprietari di Treviso nel primo dopoguerra, tra il 1919 e il 1921. Attraverso l'analisi bibliografica e delle fonti di archivio di Stato e del periodico dell’Agraria, "La Gazzetta del Contadino", si esplorano inizialmente le conseguenze devastanti della guerra e l'invasione austro-tedesca. In seguito, si analizzano la ricostituzione delle organizzazioni dei lavoratori e dei proprietari e la lotta per la modifica dei patti agrari. La tesi mostra come l'esplosione di manifestazioni, scioperi e proteste abbiano portato alla reazione padronale, costituita da ingiunzioni di sfratto per i coloni e dall'utilizzo della violenza fascista contro le organizzazioni dei lavoratori al fine di restaurare i rapporti sociali prebellici. Nell’analisi della rottura degli equilibri di reciprocità tra classi rurali lavoratrici e proprietari terrieri e le conseguenti agitazioni è stato messo in luce il concetto di economia morale. I risultati dimostrano come le circostanze critiche del primo dopoguerra abbiano causato un’esplosione delle rivendicazioni di nuovi diritti da parte dei lavoratori della terra, fortemente osteggiati dalla classe padronale, successivamente anche con la complicità della classe dirigente liberale e delle autorità. Attraverso l’analisi del pensiero e della propaganda dell’Agraria, questa ricerca dunque offre un ulteriore punto di vista sulla vicenda.