Abstract:
Il settore culturale, già economicamente in crisi, è stato uno dei settori più colpiti durante l’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19 a partire dall’anno 2020. Difatti, gli istituti culturali, i musei ed i teatri sono stati tra i primi a cui è stata imposta la completa chiusura delle sedi nel marzo 2020 allo scopo di contenere il virus.
La conseguente chiusura fisica delle sedi e le numerose graduali limitazioni che si sono susseguite negli ultimi anni, hanno reso il futuro, di tutti gli enti culturali citati, incerto. Per i musei, fra tutti, è emersa in misura maggiore la necessità di rispondere rapidamente a queste nuove sfide sociali, adattando la propria attività istituzionale.
L’obiettivo di questo studio è dimostrare come i musei siano riusciti a reinventare la propria funzione educativa prendendo come caso studio il Museo Civico di Storia Naturale ed Archeologia di Montebelluna, realtà che già prima della pandemia vantava una ricca offerta di attività divulgative e didattiche.
In concreto verrà analizzata la capacità di resilienza dell’istituto in questione nel triennio che va dal 2019 al 2021, anni emblematici che meglio rappresentano la gestione e la programmazione pre, post e durante la crisi sanitaria, attraverso le differenti e molteplici proposte didattiche rivolte agli alunni della prima infanzia, della scuola primaria e secondaria di 1° e 2° grado.
La ricerca si è basata principalmente sul confronto con i professionisti che vi operano quotidianamente e dall’esame dei dati relativi alle visite giornaliere al museo e alle mostre e alla partecipazione alle suddette attività in modo tale da poter comprendere come siano state recepite in termini di adesione e di soddisfazione degli utenti.