Abstract:
La finanza comportamentale mette in discussione la teoria classica di ottimizzazione del portafoglio basata sulla diversificazione, attraverso cui è possibile minimizzare il rischio a parità di rendimento e viceversa sfruttando i benefici derivanti dalla correlazione inversa tra i diversi asset.
Gli individui subiscono distorsioni comportamentali e utilizzano scorciatoie decisionali che li portano a violare la teoria classica e a compiere scelte d’investimento sub-ottimali.
Inoltre è possibile riscontrare nella mancanza di educazione finanziaria un’ulteriore causa che ingenera investimenti non in linea con le teorie basate sulla razionalità.
Attraverso uno studio sperimentale si cerca di indagare se l’atteggiamento e l’approccio nei confronti dell’asset allocation possano essere influenzati dal livello di educazione finanziaria.
L’indagine condotta su un campione di investitori americani permetterà di osservare il rapporto esistente tra le teorie analizzate e il reale comportamento degli individui, traendone interessanti spunti.