Abstract:
Alla locuzione “integrazione degli immigrati” si accompagnano tentativi di definizione univoca di un concetto che è multidimensionale e di identificazione e costruzione di indicatori che monitorino il fenomeno.
La presente indagine sottolinea l’importanza di contestualizzare il grado di integrazione misurato, in quanto risente dell’esperienza storica e dell’ambito culturale e geografico in cui è radicato, per comprendere se e come le scelte politiche messe in atto dai diversi governi producono effetti sui livelli di integrazione.
Nell’analisi si compara il processo di integrazione degli immigrati per quattro Stati (Italia, Regno Unito, Francia e Svezia), ciascuno rappresentativo di un diverso modello di welfare state in Europa, rispettivamente mediterraneo, liberale, conservatore e socialdemocratico.
La domanda di ricerca è dunque la seguente: come differenti sistemi di welfare influenzano l’integrazione dei cittadini migranti?
Al fine di rilevare se esiste una correlazione tra il sistema nazionale e il livello di integrazione degli immigrati, si prende in esame un insieme di indicatori relativi alle aree tematiche di seguito elencate: residenza, istruzione, occupazione, alloggio, salute, devianza e discriminazione.
Si vuole così dimostrare come a diversi sistemi territoriali di welfare corrispondano distinti gradi di integrazione, che quindi potrebbero influenzare, direttamente o indirettamente, le opportunità di inserimento nella società per gli immigrati.