Abstract:
Lo scopo di questo lavoro di tesi è quello di valutare l’effettiva degradazione di tre delle più importanti tipologie di biopolimeri in un processo di co-digestione anaerobica con una matrice di FORSU, svolgendo un test BMP in laboratorio in condizioni di termofilia (55°C) e con un HRT di 30 giorni.
Si è deciso anche di svolgere un test per conoscere il tasso di assorbimento dell’ossigeno (OUR) dei digestati in uscita dal reattore e valutare se le bioplastiche possano in qualche modo influenzare la stabilità biologica di quest’ultimi.
I tre materiali considerati in questo studio sono: bicchieri in PLA, due tipologie di sacchetti in bioplastica a base di amido, che sono le due tipologie di bioplastiche maggiormente rinvenuti negli impianti di trattamento dei rifiuti e PHA in formato granulare.
Il PHA è in assoluto il biopolimero con la maggior resa di degradazione, sfiorando il 91% ed è, quindi, compatibile con i tempi di residenza idraulici degli impianti industriali. Il PLA dopo 30 giorni ha una percentuale di degradazione del 68,7%, mostrando un miglior comportamento in digestione anaerobica con temperature elevate. I due tipi di sacchetti in bioplastica a base di amido testati, invece, mostrano basse percentuali degradative, anche se vengono trattati precedentemente con un acido, come avviene a livello industriale. Per questa tipologia di biopolimeri sarà necessario proseguire il trattamento con un processo di compostaggio.
L’OUR test ha dimostrato che le bioplastiche non hanno effetti negativi sulla stabilità biologica dei digestati uscenti dai reattori.